CONFRATERNITA DI MARIA SS. DEL SUFFRAGIO o del Purgatorio

Mons. Domenico Galesio, Vescovo di Ruvo, con decreto del 27 Agosto 1678 fondò la confraternita che intitolò alla Vergine SS. del Suffragio (da una tela già collocata in chiesa realizzata dal pittore napoletano Carlo Plantamura e raffigurante la Madonna del Suffragio e le anime purganti) e lo stesso anno della fondazione, sotto il papato di Innocenzo XI, la fece aggregare all’Arciconfraternita del Suffragio di Roma esortando uomini e donne a farne parte in qualità di fratelli e sorelle.
Nella chiesa del Purgatorio venne subito fondato il Monte dei Morti che era costituito da coloro i quali mensilmente versavano delle elemosine per ricevere dopo la morte tante messe di suffragio a seconda delle elemosine pagate.
Alla Confraternita della Vergine del Suffragio del Purgatorio, aderirono persone di ogni grado sociale e culturale nonché famiglie possidenti e nobiliari (Miraglia, Ferri, Campanelli, Jatta ecc.) che con cospicui lasciti e ingenti donazioni, permisero l’istituzione all’interno della stessa confraternita, di ben tre monti di beneficenza che furono attivi fino agli inizi del ‘900: il Monte Purgatorio, il Monte Leone e il Monte San Cleto.
Dalle rendite di questi istituti di carità, la confraternita provvide a sostenere i poveri, le fanciulle orfane, le vedove, gli ammalati e, durante il periodo della peste, a seppellire i morti poveri sotto la stessa chiesa del Purgatorio.
I confratelli del Suffragio indossano sempre il sacco bianco col cordone nero, il cappuccio bianco, la mozzetta nera (sostituita in seguito dall’attuale tracolla) con sopra il simbolo del Purgatorio raffigurante il teschio umano tra tibie incrociate e croce sovrapposta.
Nel 1684 furono redatte le Regole statutarie confirmate dal Vescovo di Ruvo Mons. Giannone Alitto e nel 1766 la confraternita fu munita di Regio Assenso da Re Ferdinando IV di Borbone. Attualmente, oltre alla grande devozione al culto verso i defunti espletato soprattutto nell’intero mese di Novembre, nella chiesa del Purgatorio si venera una bellissima statua raffigurante la Madonna della Pietà.
Essa rappresenta la Madre Addolorata in gramaglie e, seduta ai piedi della croce, sorregge sulle ginocchia il corpo di Gesù schiodato dalla Croce. La statua, munita di straordinaria espressività e suggestione, fu acquistata con le elemosine dei Confratelli e delle Consorelle nel 1898 e fu realizzata nel 1901 dal celebre cartapestaio leccese Giuseppe Manzo.
La Madonna della Pietà, esce in processione penitenziale il pomeriggio del Sabato Santo e, portata a spalle da 40 portatori, conclude i suggestivi riti della Settimana Santa ruvese. Nella chiesa del Purgatorio, oltre al pregevole Polittico del XVI sec., alla tela del Suffragio ed a una statuaria di rilevante spessore artistico, la Confraternita di Santa Maria del Suffragio custodisce preziosi lavori di argenteria e oreficeria del sec. XVIII nonché un vasto archivio confraternale, probabilmente uno dei più ricchi e completi delle chiese di Ruvo dove, tra la moltitudine del materiale cartaceo conservato, risaltano i manoscritti storicamente più importanti come le Regole (1684), la Platea (1696), l’Inventario (1729), il Regio Assenso (1766).
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- Testo e foto sono tratti dal sito Cattedrale di Ruvo.